A me il mare d’inverno mette tristezza. Sarà che da bambina restavo in vacanza fino a settembre, quando ormai gli stabilimenti erano praticamente tutti chiusi ed i miei amici erano già tornati a casa. Quando i pomeriggi erano diventati ormai troppo corti e quel venticello freschino, uscendo dall’acqua cominciava ad essere fastidioso. E lo so che settembre non è inverno, ma io al mare d’inverno associo queste immagini.
E mi viene in mente anche il Conte di Montecristo. Mi si è formata nella testa l’immagine di uno rimpiccato sul cucuzzolo di quell’isolotto brullo, con la sua sete di vendetta come unica compagnia, il mare in tempesta che ulula sotto di lui e il cielo bigio sulla testa. E non so perché, ma quando penso al mare d’inverno mi viene sempre in mente il Conte di Montecristo che crepa di freddo su quell’isola.
Il tempo da noi continua a fare schifo. Sembra che la primavera non abbia
voglia di arrivare. E così niente mini vacanza a Pasqua. Lunedì però siamo andati a fare un giretto al mare. Niente di che, solo
una passeggiata alla ricerca di un po’ di sole, visto che piove
ininterrottamente da millenni ormai.
Non avevo tutta ‘sta gran voglia di andare al mare, ma
avendolo a due passi da casa, mi è sembrato l’unico posto dove poter per
passare una giornata in giro. Inoltre non speravo di trovare un cielo tanto
diverso dal “nostro”, quindi sono partita un po’ dubbiosa.
E invece mi sono sbagliata.
Al posto del soffitto nero che mi aspettavo di trovare, c’erano
delle nuvole sparse che lasciavano
filtrare dei raggi di sole caldi e invitanti. Sentivo e vedevo la primavera. E
questo è bastato per scrollarmi di dosso le brutte immagini sul mare d’inverno che ho in mente.
La picci ha voluto fare un giro in spiaggia, nonostante gli
scarponi anti pioggia/neve/gelo che le avevo messo (perché ero convinta che
tanto, prima o poi, avrebbe piovuto!). Quella ragazza certe volte ha delle idee davvero brillanti!Ecco, è bastata una mezza giornata di sole ed una passeggiata sulla sabbia e mi è venuta una gran voglia di fare un picnic sulla spiaggia.
Dunque questo è il mio promemoria per una giornata al mare:
ABBIGLIAMENTO
Come prima cosa devo pensare a come vestirci. Anzitutto devo
tener presente che non è agosto, e quindi si resterà vestiti per tutta la
giornata. Al massimo ci si potrà togliere giubbotto e restare con la felpa (a
meno che non si riesca a beccare la giornata atipica con un sole che spacca le
pietre e quindi via anche la felpa!).
Altra cosa da tener ben presente è la sabbia. A meno che non si decida di fare un bel pranzo sugli scogli.
Ma io e la picci preferiamo la sabbia. Gli scogli sono un tantino pericolosi e poi io non lo so fare un castello di scogli. E neanche le tortine di scogli. Con la sabbia è tutta un’altra cosa. Costruzioni che sfidano qualunque legge della fisica, forme di tutti i tipi, senza contare che sulla sabbia si possono fare quasi tutti i giochi che ci vengono in mente.
Ma torniamo ai vestiti.
Eviterei i jeans stretti che ingessano un po’ i movimenti, preferendo a questi una bella tuta comoda, oppure dei pantaloni larghi, meglio se in cotone (l’importante comunque è che siano arrotolabili almeno fino al ginocchio). Sopra, una t-shirt, una maglia o felpa ed un giubbino leggero.
Tip: qualunque
cosa decidiamo di metterci, devo essere cosciente del fatto che la sabbia ci
entrerà dentro. Non c’è niente ch’io possa fare per evitarlo. Perciò mi devo rassegnare
da subito. E non devo farmi venire una crisi isterica davanti alla lavatrice
una volta rientrata a casa.
Il buonsenso mi suggerisce che prima di partire dobbiamo spalmarci ben bene di crema solare. (Ahhh … il buonsenso, una volta tanto!)
Scarpe e calzini saranno la prima cosa che ci toglieremo
appena metteremo piede sulla spiaggia, quindi eviteremo il calzino lungo fino
al ginocchio, perché ci costringerebbe a fare “le grandi manovre” per toglierlo
e per rimetterlo.
Alla picci piace stare in riva al mare a cercare conchiglie.
Oppure a fare castelli. Anche a dare calci alle onde che arrivano. Quindi sarà praticamente
impossibile farla rimanere asciutta per tutta la giornata. Metti che arriva l’onda anomala mentre è lì che cerca la
conchiglia perfetta? Perciò ci porteremo un ricambio completo (biancheria
intima, pantaloni, t-shirt e felpa). Oddio, pensandoci bene potrebbe succedere
anche a me di essere travolta dall’onda o inciampare e cadere in acqua. Metti
che mi infradicio le chiappe alle 18.05, come faccio a tornare a casa senza bagnare la poltroncina della macchina?
Ok, porterò anche per me le mutande ed i pantaloni di ricambio.
GIOCATTOLI – GIOCHI – PASSATEMPI
Considerando che le spiagge in questo periodo dell’anno sono
semi deserte, ci potremo sbizzarrire con qualunque attività ci verrà in mente!
Tanto non ci sarà la vicina di ombrellone a farci gli occhiacci perché stiamo interrompendo
la sua lettura delle “Cinquanta Sfumature” proprio mentre quelli ci danno
dentro come le scimmie.
Quindi nella borsa dei giochi ci saranno: palla, pallone,
palline, racchette, aquilone e bocce (per noi adulti) e secchiello, paletta,
formine, rastrello, setaccio, ecc. per la picci. E siccome a lei piace un sacco
cucinare con la sabbia, mi devo ricordare di portare anche piattini, posate e
pentolame vario.
Ve l’ho detto che abbiamo un cane? No??!!?! Beh, prima o poi
vi racconterò di Ellica in un post dedicato.
Ellica verrà con noi, naturalmente. Ed il suo bagaglio sarà
costituito da: palla già bucata, frisbee, asciugamano per pulirla ed asciugarla, telo per farla
stendere e ciotola per l’acqua.
Anche qui entra in gioco la mia mente malata, ed i troppi
film visti o i troppi libri letti, perché per me, il picnic è quello con il
cestino di vimini con dentro i piatti di
porcellana, le posate in acciaio e i bicchieri di vetro. E mangiare seduti per
terra su una bellissima tovaglia.
Quindi no alla borsa frigo, no ai tavolini e alle seggioline
pieghevoli, no ai thermos, no alle tovaglie, ai piatti, alle posate e ai
bicchieri di plastica.Lo so che poi dovrò tornare a casa con tutti i piatti sporchi, ma volete mettere l’eleganza di un pic-nic ”romantico-chic”? Tanto c’è la lavastoviglie … no??!?
Pensare al cibo da portare ad un pic-nic è la cosa che mi
diverte di più, ma anche quella che mi stressa maggiormente. Perché vorrei un
menù pieno di cosine piccine, sfiziose, belle e che non richiedano due giorni
in cucina per prepararle.
Perciò il mio menù ideale sarebbe costituito da formaggi da
servire con miele o composte di frutta, tortine, focacce o rotolini di pane
farciti, pasta fredda o cous cous, verdure o insalata, un dolcino e frutta fresca per
completare il pranzo. E ovviamente una bottiglia di vino leggero e profumato. Il tutto da mangiare su una bella tovaglia colorata, abbastanza grande da ospitare comodamente noi e il cestino.
Mangeremo all’ombra quindi, per rimanere in tema “romantico-chic”,
opterò per un grande telo di cotone, legato a quattro bastoni di legno che
pianteremo nella sabbia (useremo delle canne che ci sono avanzate dai lavoretti
in giardino l’anno scorso).
Appena gli impegni ce lo consentiranno andremo a fare un bel
picnic sulla spiaggia e ve lo racconterò.
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