C’è un’agenda sulla mia scrivania. Ha la
copertina di cartone rigato. Ed è rossa.
Una vecchia agenda che comprai in una libreria
del centro, quando stavo cercando un taccuino sul quale annotare le cose che
avevano bisogno di essere ricordate. Tipo le liste.
Mi è sempre piaciuto un sacco fare liste. Di
qualunque genere.
Siccome sono una persona disordinata, una bella
lista ordinata ed accurata mi ha sempre fatto sentire bene, come se fossi
finalmente riuscita a mettere ordine da qualche parte.
Da ragazzina facevo liste dei libri che avevo
letto e di quelli che volevo comprare, e la lista delle canzoni che avevo messo
su ogni cassetta. Poi c’erano (e ci sono ancora) la liste dei regali di Natale
e quella delle cose da mettere in valigia prima delle vacanze.
Perché ho la mente in continuo movimento; sono
sempre stata così, fin da bambina. Pensieri che si accavallano e si affollano
nella mia testa; progetti, cose da fare, posti da vedere, esperimenti. I miei
mi hanno sempre detto che ho più idee che
capelli in testa. Quindi le liste mi hanno sempre dato una mano ad ordinare
i pensieri.
L'altra sera, rigirandomi nel letto in attesa di
prender sonno, ho cominciato a pensare a quanto il tempo passi velocemente e mi
sono resa conto che la vita mi sta sfilando davanti agli occhi, come se io
fossi uno spettatore un po’ assente che guarda uno spettacolo noioso alla
televisione. Poi, con quella paura un po’irrazionale addosso, ho iniziato a
fantasticare su quante cose vorrei ancora fare e non ho mai potuto o voluto
fare. Ed ho sentito improvvisa l’urgenza di mettere per iscritto ed
ordinatamente tutte quelle idee, per toglierle dal caos dei pensieri.
Perciò mi sono alzata, ho preso la mia agenda
rossa, mi sono accesa una sigaretta ed ho stilato una nuova lista. La mia
“lista dei desideri”.
E mentre continuavo ad andare a capo mettendo
lineette una sotto l’altra, mi sono anche resa conto che probabilmente quella è
destinata ad essere una lista a senso unico. Solo entrate e niente uscite.
Perché se è vero che di idee me ne vengono tante, è altrettanto vero che non
sono esattamente una che fa proprio tutto quello che le passa per la mente.
E questo è frustrante, perché mi ha dato la
dimensione della mia irrequietezza e della mia poca tenacia.
Poi ho pensato che condividendo con qualcuno
questi miei pseudo-progetti, forse qualcosa riuscirò a depennare dalla lista.
Prima o poi.
Quindi, tutto questo preambolo è per dirvi che non so bene come diventerà questo blog. Ma so per certo che le mie idee ci finiranno tutte dentro. Non necessariamente in ordine però ;)
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